Lavariano, Borgo Rurale del Medio Friuli


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FILARMONICA "G.VERDI"

ASSOCIAZIONI

LA FILARMONICA "GIUSEPPE VERDI" DI LAVARIANO

La Banda di Lavariano nacque come “Filarmonica Cattolica San Paolino”, in quanto era necessario il sigillo dell’autorità del Parroco Don Sebastiano per la sua costituzione, nonostante il fondatore, Galdino Bernardis, volesse titolarla a Giuseppe Verdi, morto nel 1901.



Le motivazioni che ne caratterizzarono le origini sono in parte controverse a causa dei dissidi politici che coinvolsero la Banda a partire dalla Guerra di Libia del 1911. Le questioni politiche nazionali riecheggiavano a Lavariano dove, in quegli anni, si accese un diverbio tra i suonatori laici e cattolici. Il pretesto fu lo scandalo destato dalle musiche da ballo, inopportune per i suonatori cattolici e difese da Galdino, divenuto intanto suonatore della Banda Comunale di Udine e dell’orchestra di ballo del Teatro Puccini, diretta dal maestro Blasigh. Ne derivò una autentica scissione in paese e, per alcuni anni, convissero due Bande, l’una che durante le processioni marciava davanti alla statua del Santo e, l’altra, dietro. I suonatori laici difendevano l’ispirazione laica della Banda e rivendicavano l’origine della stessa nell’esperienza del Carnevale 1902, quando alcuni giovani animarono i festeggiamenti con musiche improvvisate e subito dopo decisero la fondazione di una banda vera e propria in osteria, guidati da Galdino. I suonatori cattolici invece sostenevano che l’idea di fondare una banda era scaturita in relazione ad un momento religioso quando, sulla via del ritorno dalla festa della Madonna del Carmine di Bicinicco, alcuni lavarianesi avevano improvvisato un concertino canticchiando, fischiettando e accompagnandosi con strumenti musicali inventati raccogliendo cannucce e oggetti percussivi dalla strada. Comunque sia andata, i diari parrocchiali documentano l’esistenza della Banda di Lavariano nel 1902 e anche Galdino racconta che già a marzo 1902, dopo il Carnevale, la Banda contava 32 iscritti. L’enceniamento vero e proprio, di cui è tutt’oggi integro il manifesto ufficiale, porta la data 1903.

Le polemiche politiche in paese, emerse con la Guerra di Libia e riflesso delle vicende nazionali, animarono uno scontro tale che sotto un Regime Fascista ostile ai disordini, nel 1929, il Prefetto di Udine fece chiudere entrambe le bande e venne sollecitata la costituzione di un’unica banda comunale, a Mortegliano. Ma i migliori suonatori della scuola di Galdino non ci andavano a suonare a Mortegliano e così gli altri, animati da orgoglio lavarianese. Eppure l’importanza della Banda nell’accompagnare momenti civili e religiosi era troppo sentita per potervi rinunciare, così il Questore di Udine convocò Galdino e il Podestà invitandoli a ricomporre la lite e a riprendere con la musica, a prescindere dalle divergenze. Così avvenne e la Banda di Lavariano, titolata questa volta a Giuseppe Verdi, riprese la sua attività.

Nel corso del tempo essa è cresciuta e maturata superando tutti gli ostacoli, sapendosi rinnovare in relazione ad un contesto sociale profondamente cambiato. Ha continuato a farsi conoscere ed apprezzare tanto nelle nostre realtà locali quanto anche in ambito nazionale ed internazionale. Infatti ha partecipato e tuttora partecipa continuamente a rassegne bandistiche locali ed internazionali ed ha trovato anche l’occasione per portare la propria musica oltreoceano volando in Canada qualche tempo fa.

Attualmente è composta da circa 35 suonatori ed è diretta dal maestro Dario Braidotti.

www.bandalavariano.it


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